venerdì 30 novembre 2007

Da dove cominciare




Non condivido la visione limitata che vede nello "spazzare via questa classe politica" la soluzione al problema della mala-politica.
Occorre agire sulla società. Educarla.
Rendere più attraente l'onestà e la fratellanza rispetto alla corruzione e all'egoismo.
Far capire a chi oggi è bambino e adolescente e quindi il politico di domani che è più figo essere onesto che uno spregiudicato mentitore "di successo".
Per la sua inclinazione all'egoismo e al protagonismo (sempre egoismo è) chiunque abbia spazzato qualcun altro o qualcos'altro, sia pure animato, talvolta, da nobili ideali, è poi diventato talvolta anche peggio (Lenin, Mussolini, Robespierre, ecc.).
Non lo dico perchè credo ai ricorsi storici. Lo dico perche penso di conoscere bene le debolezze dell'animo umano.
Non si cambia "il fuori" senza agire sul "dentro".
Il nemico non va vinto; va conquistato, sedotto e rieducato dalla Nobiltà d'Animo.
Come si fa ? Si comincia da se stessi. Si combatte il Berlusconi, il D'Alema, il Mastella che è in ciascuno di noi(G.Gaber : "non mi preoccupa tanto il Berlusconi in sé quanto il Berlusconi in me").
Si lotta con toni e modi tipici del mondo delle persone che stiamo sognando e non coi modi delle persone che stiamo biasimando (A.Einstein: "Per risolvere un problema non si può usare lo stesso modo di pensare che lo ha generato").
Odio, rancore, generalizzazioni, PROTAGONISMO, egocentrismo, rivendicazioni di meriti vanno costantemente vigilati in noi e nei nostri amici e compagni di lotta.
Chi è pronto è anche grato per una critica rivoltagli sul fatto di essere caduto in una trappola del proprio ego.
Chi é a disagio nel dire: "Ho sbagliato", non è pronto a sostituirsi a coloro che critica.
Va aiutato da chi lo é o deve aspettare ancora un pò.

La classe politica che stiamo deplorando non è che una massa di malati e ignoranti incapaci di riconoscere e poi dire : "Ho sbagliato".
Scopro dentro di me desiderio di distruzione contro di loro, ma gli vieto di dettare le mie azioni e le mie esternazioni.
Mi impongo la compassione che avrei per un malato mentale.

Mentre cerchiamo di curare l' "epidemia" in stato avanzato spendiamo anche una buona parte delle nostre energie a cercare un "vaccino" preventivo.
Altrimenti faremo solo un buco nell'acqua, immediatamente ricolmato...
In termini pratici? In azioni quotidiane? Ci sto lavorando.
Sto visualizzando come si comporterebbero le persone nel mondo che ci auspichiamo nelle più disparate situazioni quotidiane.
Niente "grandi linee".
I filosofi, gli intellettuali, i guru illuminati, hanno scritto fiumi di parole sulle grandi linee.
E si sentono di aver indicato la soluzione.

Le cose cambiano quando si mette in pratica un ideale, quando gli intellettuali, "i pensatori" ti dicono quali gesti quotidiani, pratici puoi compiere per implementare il mondo più giusto e gioioso che i sani di mente si auspicano.
Non tutti ci arrivano da soli.
Ci vogliono fior di educatori per la maggior parte di noi.
Questi "illuminati" è ora che lascino le "grandi linee" e scendano nei particolari.
Dal momento in cui apri gli occhi la mattina e puoi scegliere di dire "che palle" oppure di sorridere e chiederti chissà cosa ti regala la Vita oggi.
Nel momento in cui scegli tra sorridere della stoltezza di uno che ti sorpassa mentre guidi con prudenza e il gridargli un insulto.
Dall'automobilista, al genitore, al figlio, al partner,alla maestra.
In tutte le situazioni di possibile conflitto.
Ogni volta che neutralizzi la negatività di un collega con la tua immutata giovialità e professionalità.
Sempre teoria? Bene.
Cominciamo a fare elenchi di esempi di comportamenti che possono invertire la tendenza al degrado di questa società.
Forse può far bene andare a vivere per un pò in Paesi che sia pure non perfetti sono molto più avanti nella convivenza di alto livello. Australia, Danimarca, Nuova Zelanda, Olanda, persino la Germania.
Il mondo che stiamo sognando non sarà sostenibile se non saremo profondamenti diversi da come siamo, ma dentro.
Eserciterebbe una pressione insostenibile, crollerebbe e si tornerebbe al mondo come è adesso, quello meschino di adesso che riusciamo a sopportare perchè nei millenni ci è divenuto familiare.

E' quel "dentro" che dobbiamo cominciare a curare molto di più...

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