mercoledì 12 settembre 2007

Lettera aperta a Mastella



Buongiorno.
Parto con una premessa che la invito a tenere presente nel corso di TUTTA la lettura di questo mio commento, che a tratti potrà sembrarle molto duro, ma le assicuro, se arriva a leggere sino alla fine non se ne pentirà.
La mia premessa è questa: la mia è una critica amichevole e costruttiva, ma poichè è SINCERA può essere anche sgradevole. Mai maleducata.
Non avrei mai e poi mai pensato che un giorno le avrei rivolto la parola perchè francamente lei mi è sempre stato antipatico. Però ho avuto un attimo di ispirazione e ho capito che devo darle atto di alcune importanti cose.


Eccole.

1. Lei si espone, al contrario di altri pezzi grossi della casta. Lei si lascia avvicinare, pubblica commenti che favorevoli non sono affatto e soprattutto RISPONDE! (sia pure ad alcuni soltanto)

2. Lei mette in campo se stesso e sfugge al suo autocontrollo. Mi spiego: a lei saltano i nervi anche quando non vorrebbe, dà del "cog...ne" a Piero Ricca (il cui coraggio io ammiro) usando un linguaggio popolare (a cui appartiene anche "Vaffa...lo"). Lei diventa emotivo. Lei è umano e non soltanto una di quelle macchine spara-sentenze di circostanza di certi suoi colleghi furbetti e dall'incrollabile autocontrollo.

Attenzione, io non la sto adulando né cerco favori da lei!
Lei ha, innegabilmente, commesso numerosi errori e fatto molti torti ai suoi connazionali nel suo ufficio di politico (non mi dica dei favori che ha concesso ai suoi amici e sostenitori per assolversi, per piacere...). Però grazie alla sua "umanità", al fatto che lei si espone e si abbassa a livelli popolani (sia pure non nel nobile tentativo di fare autocritica ma piuttosto per difendersi da meritate accuse e poi assolversi) io posso sperare di riuscire a parlare confidenzialmente con lei. Devo solo superare un paio di ostacoli per farmi capire da lei.


La Paura e la Vergogna. Non le mie. Le sue.

Mi ascolti ancora, la prego. Sia forte, resista alla tentazione di sentirsi offeso, indignato e di reagire innalzando un muro di gomma.

Lei si immagina che bel mondo sarebbe se tutti quelli che sbagliano non avessero la Paura di ammetterlo? Se venissero rassicurati che pur ammettendolo nessuno li condannerebbe a pene inespiabili? Che la loro Vergogna anzichè fargli paura gli farebbe Onore?

Sarebbe un mondo di persone VERE, un mondo dove gli errori diventerebbero subito rimediabili anzichè incancrenirsi attraverso tutte le menzogne costruite una sull'altra per giustificarli (per coprirne una bisogna inventarne un'altra e poi un'altra ancora...).

Ha mai letto "I viaggi di Gulliver"? Legga o rilegga il passo in cui il cavallo è scandalizzato nell'apprendere che le parole possono essere usate dagli umani per mentire.
Nel mondo attuale invece, che non è solo quello politico ma di cui esso è l'emblema, l'autore dell'errore e delle menzogne finisce per mentire persino a se stesso diventando incapace di vedere che sta mentendo. Costui finisce per doversi preoccupare soltanto di come fare a non farsi scoprire e se viene scoperto deve cercare protezione in leggi ad personam o in amici potenti e fuorilegge. Diventa un miserabile, inviso a chi non si lascia abbindolare, disprezzato da chi, pieno di giusta rabbia, non riesce a fargli pagare le sue colpe, attaccato in continuazione. Spande quel male terribile che è la Falsità.
Ma torniamo a quel mondo ideale e tuttavia possibile di cui volevo lei fantasticasse con me. Riesce a immaginarlo? Ci provi!


Immagini che svolta alla storia d'Italia, e non solo, lei darebbe se trovasse il coraggio di ammettere i suoi errori (clientelismo, indulti per salvare amici o ricambiare indulgenze ai suoi avversari, disonestà, ipocrisia, menzogne, frequentazioni col malaffare). Che esempio diventerebbe per pessimi pavidi bugiardi come Bush o altri bugiardi nostrani!

Pensi a Clinton quando dopo le menzogne si riscattò confessando pubblicamente l'affare Levinski.

Lo so cosa sta pensando e provando. Paura. Pensieri istintivi del tipo "Sono mica fesso che mi rovino con le mie mani? Se ammetto cose del genere mi processano e mi sbattono in galera o come minimo mi costringono a dimettermi da ministro". Oppure sta negando a se stesso di avere commesso atti disonesti. Attento Mastella, non ci caschi, sono solo le vocine immonde della Paura di apparire "nudi" e di venire feriti. Le insegnerò a rassicurare se stesso.

Ebbene io le dico che se lei si copre di tanta Nobiltà e Onestà nessuno più di lei meriterà il posto di Ministro di Grazia e Giustizia ! Gli onesti che oggi la disprezzano la sosterrebbero. Mastella lei può farlo! Lo faccia gradualmente ma lo faccia. Inneschi questa reazione a catena. Sarà seguito a ruota da tanti altri.

La VERITA' affermata con passione è trascinante (veda il V-Day), più contagiosa del vizio e della falsità. Compia questo atto di amore verso la nostra bella Italia e l'umanità intera.

E' facile nascere Martin Luther King o Gandhi e rimanerlo per tutta la vita. Ci vuole molto di più a nascere pavidi, meschini, bugiardi e un giorno scrollarsi di dosso tutte le paure e dire a tutti : "Ho sbagliato e allora?" "Me ne dolgo e vi pongo rimedio" "Sono stufo di mentire e nascondermi" "Restituisco il maltolto" "Voglio essere Vero" "Voglio essere libero dalle paure" "Nessuno mi può giudicare senza tenere presente l'onestà con cui sto agendo adesso".

Idiota chi avrebbe ancora voglia di altre punizioni per lei (ammesso che lei si attivi DAVVERO e senza ripensamenti per una condotta coerente e di riparazione degli errori con atti immediati e concreti). Allora le adunate le faremmo per proteggerla piuttosto che per schernirla o invocare la sua condanna.
L'alternativa è continuare così, far montare questa legittima insofferenza verso ogni ulteriore abuso commesso dalla Casta finchè alla fine verrete cacciati e puniti. Il tutto avverrà tramite sentimenti poco nobili (sia pure espressi in maniera legale come è successo finora) come la rabbia e il rancore.


Lei può fare in modo che il tutto avvenga con una Nobile autoriforma della classe politica e non solo. Nella vita di tutti i giorni, l'uomo comune smetterà di mentire e adotterà lo stesso atteggiamento di cui lei sarebbe pioniere ed esempio. La sua incolumità dopo la sua onesta ammissione di colpa rassicurerebbe tutti gli altri. Immagini che bel mondo sarebbe! Non è utopia! Ci pensi un pò sopra. Mi risponda, se vuole, tra una settimana. Discutiamone ancora se ha dei dubbi, vedrà che l'aiuterò a dissiparli.

Chi sono io? Uno che vorrebbe che la parte sana dell'umanità aprisse gli occhi e aiutasse chi è in ritardo a farlo. Un'umanità di uomini VERI, nel senso di "sinceri", in pace col fatto di poter sbagliare e di ammetterlo e senza paura di venire linciati. Un mondo dove "essere figo" non sta nell'essere più furbo degli altri ma più coraggioso degli altri nell'essere se stesso, vero cioé! La prego Mastella, NON strumentalizzi le mie parole per continuare a mentire a se stesso e al mondo. Se mi pubblica il commento non cambi una virgola. Piuttosto mi oscuri. E' il minimo che le chiedo. Il massimo che le chiedo è quell'atto eroico che le ho prospettato prima. Manderò, se ci riesco, questa mail anche a Beppe Grillo. Il suo lavoro è fare il comico, prenderla in giro al meglio delle sue capacità è normale e dovuto. Come normale e dovuto sarebbe che lei e i suoi colleghi e i funzionari pubblici tutti agissero sulla spinta etica del dovere e dell'onestà anzichè dell'interesse personale.

Le devo ribadire un monito però: non sto caldeggiando "indulti" per i reati legali e di coscienza della Casta. No! Ammissioni di colpa e soprattutto restituzione del maltolto devono PRECEDERE ogni benevola assoluzione morale (e spero anche legale, mi batterò per questo).

Oggi sto con Beppe Grillo e i suoi amici. E ci starò finchè agiranno civilmente, non-violentemente, intelligentemente e appassionatamente come hanno fatto finora. Per sempre, spero. Ci permetta a tutti quanti di smettere di urlare la nostra rabbia e di lavorare non CONTRO questo mondo corrotto e malato ma PER un mondo Nobile. Non possiamo farlo, pena la nostra sopravvivenza e la nostra dignità, se non la smettete di mentire e se non trovate il coraggio di cambiare. Vi aiuteremo se date inequivocabili segni di buona volontà. Inequivocabili, Mastella. Nessuno si illuda di cambiarsi semplicemnte d'abito e di lavarsi con un banale colpo di spugna.

Le ribadisco che questa non è né satira né un trucco né una minaccia. Le ho parlato molto seriamente. Col cuore in mano. Io quello sforzo immane che le ho chiesto l'ho compiuto. So quali sono le difficoltà. La ricompensa è l'affrancamento da ogni tipo di Paura.

Oggi le ho rivolto durissime critiche. Mi permetta di crederla meritevole di complimenti per un coraggio inaudito. Se non sarà lei sarà un altro, Mastella. Io questa proposta continuerò a farla finchè non troverò un Uomo pronto a farsi coraggioso e nobile. Vediamo chi sarà il primo a riuscirci. Nel frattempo lotterò con tutte le mie forze per sostituire i sentimenti poco nobili che avverto con la compassione, quella che si deve ai malati e agli ignoranti. Mai tralasciando di tutelarmi, tuttavia.Un Saluto
P.S. Il cagnolino ha lo sguardo di chi confessa; vuole che non gli si perdoni?

3 commenti:

ArabaFenice ha detto...

Ciao, ho letto questa lettera quando l'hai pubblicata sul blog anti-mastella. Nonostante le difficoltà nello scorrimento di oltre 800 commenti (ho un pc obsoleto che si impalla spesso), ho letto la tua lettera dalla prima all'ultima parola. Inutile dire che la condivido. E ha in qualche modo interpretato tante riflessioni che ho spesso fatto sul perché non ci sia mai stato, tra i politici, un uomo disinteressato, a cui basta una vita dignitosa e felice con la sua famigli e che non ami il lusso sfrenato, che abbia dato inequivocabili segni di buona volontà, inequivocabili segni di apertura verso le richieste dei cittadini che chiedono una politica più trasparente, sana, pulita. Ancora di più mi chiedo come mai non ci sia stato nessun politico che, anche solo per accattivarsi le simpatie della gente e acquistare una certa leadership morale, abbia detto pubblicamente quello che Grillo ha detto e che tutti sanno. E' vero che hanno tutti da difendere i loro privilegi, ma anche negli eserciti più compatti c'è sempre qualche fuoriuscito...

ArabaFenice ha detto...

Complimenti davvero per la tua dialettica, per la profondità delle tue riflessioni. Meriti un pò di pubblicità e ti linkerò al mio blog sperando di farti cosa gradita:-)

SR ha detto...

"E' vero che hanno tutti da difendere i loro privilegi, ma anche negli eserciti più compatti c'è sempre qualche fuoriuscito..."

Hai ragione. Ci spero molto. Sto cercando di trovarne uno abbastanza coraggioso...